Fenice, la città, la cultura
Fenice, la città, la cultura Un mio pensiero in merito a quanto sta accadendo. Siamo di fronte ad una imbarazzante posizione delle Istituzioni cittadine e nazionali che per partito preso non intendono comprendere che non sono loro i “padroni” assoluti del Teatro La Fenice, fatto che gli permetterebbe di decidere sulle spalle non tanto dei lavoratori (e sarebbe già grave), ma su quelli di una Istituzione culturale che è patrimonio comune dei suoi utenti, della città, dell’intera comunità civile non solo italiana ma internazionale. Il Teatro è sì una “fabbrica”, ma non nel senso che la intende Brugnaro, non è una catena di montaggio né un’officina meccanica, tanto meno un’azienda del tipo di quella con le quali ha fatto soldi a palate. Se venisse gestita con quei criteri crollerebbe in poco tempo. Per fortuna fra pochi mesi cessa il suo ruolo di Sindaco e pure di Presidente della Fondazione. Il lavoro che fa grande un Teatro lirico-sinfonico si basa sulla stima e la col...
Commenti
Posta un commento